Piano Transizione 5.0, Credito d’imposta

Piano Transizione 5.0: Come le imprese italiane possono sfruttare 6,3 miliardi di euro per innovazione e sostenibilità

piano di transizione 5.0, credito d'imposta innovazione e sostenibilità

Indice

6,3 miliardi per le Imprese Italiane

Nell’era della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale, il Piano Transizione 5.0, credito d’imposta, emerge come una strategia chiave per promuovere l’innovazione tecnologica e la transizione green delle imprese italiane. Con un budget imponente di 6,3 miliardi di euro, questo piano si posiziona all’avanguardia dell’evoluzione industriale, spianando la strada verso l’Industria 5.0. In un precedente articolo abbiamo esplorato il passaggio all’Industria 5.0, discutendo l’importanza di integrare le capacità umane e tecnologiche. Ti invitiamo a leggere l’articolo, se te lo sei perso, per comprendere al meglio il contesto nel quale il Piano di Transizione 5.0 si inserisce, approfondendo le sfide e le opportunità di questa nuova era industriale.

Che cos’è il Piano di transizione 5.0?

Il Piano Transizione 5.0 è un’iniziativa rivoluzionaria che mira a incentivare gli investimenti nel campo della digitalizzazione e della transizione ecologica. Attraverso un sistema di crediti d’imposta, le imprese di ogni dimensione e settore possono beneficiare di sostegni significativi per l’acquisto di beni strumentali avanzati, software, e per la formazione del personale nelle competenze digitali e green.

Chi può usufruire del credito d’imposta?

Questo piano è aperto a tutte le imprese, senza distinzione di dimensione, settore di attività o ubicazione geografica. Ciò dimostra l’intento inclusivo del Piano, volto a promuovere un ampio raggio di trasformazione industriale su tutto il territorio nazionale.

Quali sono i beni agevolabili?

Gli investimenti coperti dal Piano includono l’acquisto di beni materiali e immateriali innovativi, in grado di garantire una riduzione significativa dei consumi energetici. Sono previsti incentivi anche per l’acquisto di nuovi beni strumentali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e per la formazione del personale, fondamentale per l’assimilazione delle nuove tecnologie digitali ed energetiche.

Come funziona il credito d’imposta 2024?

La struttura del credito d’imposta è modulata in base all’entità dell’investimento e alla percentuale di riduzione dei consumi energetici, spaziando dal 35% al 45% per investimenti fino a 2.5 milioni di euro; 15% della spesa per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; 5% per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni dei costi ammissibili ogni anno per ciascuna impresa beneficiaria.

Il tax credit può aumentare fino al 40% e 45% nel caso in cui la riduzione dei consumi energetici sia superiore rispettivamente al 6% e al 10%. Inoltre, per gli impianti fotovoltaici con pannelli di alta efficienza prodotti nell’UE, è prevista una maggiorazione fino al 140% della base imponibile, che può portare il credito d’imposta totale al 63%.

Per accedere a questi incentivi, le imprese devono presentare una certificazione ex ante che attesti la riduzione potenziale dei consumi energetici e, successivamente, una certificazione ex post che confermi la realizzazione degli investimenti secondo le previsioni. Queste certificazioni sono fondamentali per garantire l’ammissibilità al beneficio e devono essere rilasciate da valutatori indipendenti. L’intero processo è gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che verifica la documentazione e coordina la fruizione del credito d’imposta

Il bando stabilisce criteri di eleggibilità chiari, inclusa la cittadinanza dell’Unione Europea e la residenza in Italia da almeno due anni. Importanti requisiti includono anche l’iscrizione presso enti previdenziali specifici per almeno due anni e/o il possesso di titoli di studio pertinenti all’agricoltura, a seconda della categoria del candidato.

Scadenza e modalità di accesso

Il Piano è attualmente in fase di pre-informativa, con dettagli aggiuntivi e tempistiche per la presentazione delle domande che verranno comunicati a breve. Le imprese interessate dovrebbero pertanto iniziare a prepararsi per cogliere questa opportunità non appena sarà possibile.

Come utilizzare il credito d’imposta

Per accedere al credito d’imposta, le imprese dovranno seguire le linee guida specifiche che saranno pubblicate sul sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale, preparando la documentazione necessaria per dimostrare la conformità agli obiettivi del Piano Transizione 5.0.

Gli altri articoli del nostro blog:

Bando Generazione Terra: fino a 1,5 Milioni di Euro

Come ottenere finanziamenti agricoli con il Bando Generazione Terra: fino a 1,5 Milioni di Euro

Indice

Come funziona Generazione terra?

In un momento storico in cui l’innovazione e la sostenibilità nel settore agricolo diventano sempre più cruciali, il bando “Generazione Terra” di ISMEA si pone come un’iniziativa fondamentale. Questa misura mira a supportare giovani imprenditori agricoli nel consolidamento o nell’avvio di imprese agricole attraverso l’acquisto di terreni, rappresentando un’opportunità preziosa per infondere nuova energia nel settore agricolo italiano.

Il bando “Generazione Terra” è concepito per incentivare l’acquisto di terreni agricoli, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e il consolidamento di aziende agricole esistenti, nonché di promuovere l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali nel campo agricolo. Si tratta di un impegno significativo da parte di ISMEA per promuovere una generazione di agricoltori capaci di innovare e crescere in modo sostenibile.

Chi può accedere al Bando ISMEA?

Il bando è rivolto a due principali categorie di giovani sotto i 41 anni:

  • Imprenditori agricoli che vogliono ampliare o consolidare le proprie aziende agricole
  • Startupper, sia con esperienza che con titolo, che mirano ad avviare nuove imprese agricole.
  • Inoltre, il bando prevede condizioni favorevoli anche per società amministrate da giovani IAP (Imprenditore Agricolo Professionale), evidenziando l’attenzione di ISMEA verso il rinnovamento generazionale nel settore.
Chi può accedere al bando ISMEA. Generazione terra

Quanto finanzia Generazione Terra

Le agevolazioni offerte dal bando si concentrano sull’acquisto di terreni agricoli, con un massimale di finanziamento che può raggiungere 1.500.000 euro per giovani imprenditori agricoli e startupper con esperienza, e 500.000 euro per giovani startupper con titolo. Questo sostegno finanziario rappresenta una leva potente per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura italiana.

Oltre al finanziamento a tasso agevolato, il bando prevede la copertura del 50% degli oneri notarili e un rimborso forfettario per le spese istruttorie. Questi incentivi sottolineano l’impegno di ISMEA a sostenere la nuova imprenditorialità agricola, rendendo l’investimento iniziale più accessibile.

Come funziona e come partecipare a Generazione Terra?

La partecipazione al bando prevede la compilazione e la presentazione di una domanda tramite il portale ISMEA, seguendo linee guida precise per garantire l’eleggibilità. La procedura di candidatura è strutturata per essere il più accessibile possibile, guidando i potenziali beneficiari attraverso ogni passaggio necessario.

Requisiti Specifici per i Beneficiari

Il bando stabilisce criteri di eleggibilità chiari, inclusa la cittadinanza dell’Unione Europea e la residenza in Italia da almeno due anni. Importanti requisiti includono anche l’iscrizione presso enti previdenziali specifici per almeno due anni e/o il possesso di titoli di studio pertinenti all’agricoltura, a seconda della categoria del candidato.

Quando riapre generazione terra?

Il bando è attualmente in pre-informativa, con le date di apertura e scadenza della presentazione delle domande che verranno comunicate successivamente. Questa fase preparatoria è cruciale per permettere ai potenziali partecipanti di raccogliere tutte le informazioni necessarie e preparare una domanda convincente.

Procedura di Valutazione e Istruttoria

Le domande verranno valutate secondo criteri di merito che includono la conformità ai requisiti del bando, la sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa proposta, e l’adeguatezza della struttura garantuale. Questo processo di valutazione è finalizzato a identificare i progetti più promettenti e in linea con gli obiettivi di ISMEA.

clickbando il tuo bando, generazione terra

Gli altri articoli del nostro blog:

La Guida Definitiva al Bando ISI INAIL

La Guida Definitiva al Bando ISI INAIL 2023: Gli step essenziali per accedere al finanziamento a fondo perduto

Bando ISI INAIL, la guida definitiva per ottenere il contributo a fondo perduto

Indice

La Guida definitiva al Bando ISI INAIL 2023

Nell’attuale panorama lavorativo, l’importanza di garantire un ambiente sicuro e salubre per i lavoratori è diventata una priorità assoluta. Il benessere dei dipendenti non solo rispecchia la responsabilità sociale d’impresa ma incide significativamente sulla produttività e sulla sostenibilità dell’attività lavorativa. In questo contesto, si inserisce il Bando ISI INAIL 2023, un’iniziativa strategica finalizzata a incentivare le imprese, comprese le micro e piccole imprese operanti nel settore agricolo, a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Sebbene denominato Bando ISI INAIL 2023, il bando è effettivamente progettato per essere attuato nell’anno 2024, riflettendo l’impegno continuo dell’INAIL verso la sicurezza e la salute sugli ambienti di lavoro. Il bando si articola in un processo di candidatura che culmina con il Click Day, un appuntamento essenziale in cui le domande vengono finalizzate e inviate secondo un ordine temporale di arrivo, previsto indicativamente per settembre. Questa iniziativa non solo mira a elevare gli standard di sicurezza sul lavoro ma rappresenta anche un’occasione di crescita e innovazione per il tessuto imprenditoriale italiano.

Ora, vediamo tutte le informazioni che devi assolutamente sapere per partecipare e come potersi preparare al meglio per questa importante opportunità.

Cosa è il Bando ISI 2023

Il Bando ISI INAIL 2023, nonostante il nome, si rivolge alle esigenze dell’anno 2024, costituendo un pilastro fondamentale nella strategia di promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro da parte dell’INAIL. Questo programma di finanziamento a fondo perduto è progettato per supportare le imprese che si impegnano attivamente nel migliorare le condizioni di lavoro, ponendo un accento particolare sulla prevenzione degli infortuni e sul benessere dei lavoratori.

L’obiettivo principale del bando è dunque duplice: da un lato, stimolare le micro e piccole imprese, in particolare quelle nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro che incorporino soluzioni innovative in grado di ridurre le emissioni inquinanti e il rischio infortunistico. Dall’altro, incoraggiare le imprese di tutti i settori a realizzare progetti che abbiano un impatto positivo documentabile sulle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro rispetto alla situazione preesistente.

Tra gli interventi finanziabili si annoverano l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, l’acquisto di attrezzature avanzate, la bonifica da materiali pericolosi come l’amianto e iniziative mirate alla riduzione dei rischi infortunistici e tecnopatici. Questi progetti, oltre a migliorare direttamente le condizioni di lavoro, sono volti a creare un circolo virtuoso di consapevolezza e innovazione all’interno delle realtà imprenditoriali, incentivando un’evoluzione positiva della cultura della sicurezza sul lavoro in Italia.

Clickbando Richiedi un bando
CLICK DAY INAIL

Soggetti Beneficiari

Il Bando ISI INAIL 2023 è rivolto a una vasta gamma di soggetti operanti sul territorio italiano, con l’obiettivo di rendere il più inclusivo possibile l’accesso ai benefici previsti. Le categorie di soggetti che possono accedere a questo finanziamento sono delineate con precisione, in modo da coprire diversi settori economici e dimensioni aziendali, garantendo al contempo un’attenzione particolare alle esigenze specifiche di ciascuna categoria.

Imprese, anche individuali

Le imprese, inclusi gli imprenditori individuali, localizzati in qualsiasi regione o provincia e iscritti alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA), costituiscono i principali beneficiari del bando. Questo gruppo comprende aziende impegnate nei più svariati settori economici, con un focus particolare sulle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. Un’attenzione specifica è rivolta alle imprese che adottano modelli organizzativi e di responsabilità sociale, nonché quelle impegnate in percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, come l’ex alternanza scuola lavoro.

Enti del terzo settore

Gli enti del terzo settore godono di un’attenzione particolare, con l’accesso limitato a specifici interventi. Questi soggetti possono accedere al finanziamento per progetti focalizzati sulla riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone, rappresentando così un segmento cruciale nella strategia complessiva di miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza.

Entità del contributo

Nella convocazione 2023 del programma di sovvenzioni ISI INAIL, attivo da febbraio 2024, sia le aziende che le organizzazioni non-profit sono idonee a richiedere sovvenzioni non rimborsabili per iniziative che si inseriscono in vari ambiti, con finanziamenti disponibili da 5.000 a 130.000 euro.

Questi finanziamenti, erogati come contributi a fondo perduto, sono basati sull’intero ammontare delle spese qualificabili, IVA esclusa. La ripartizione dei fondi dipende dall’ambito tematico dell’iniziativa:

  • Per iniziative promosse da micro e piccole imprese e organizzazioni del terzo settore il sostegno finanziario può raggiungere il 65% del totale dei costi ammissibili. Questa opportunità è aperta a tutte le aziende, ad eccezione delle micro e piccole imprese operanti nel settore agricolo primario.
  • Le iniziative di micro e piccole imprese nel settore della produzione agricola primaria possono beneficiare di una copertura finanziaria del 65% per le imprese agricole tradizionali e dell’80% per i giovani agricoltori.

Per giovani agricoltori Bonus fino all ‘80%

Limite di età quale requisito per accedere al contributo, per l’asse di giovane agricoltore, è di 41 anni non compiuti. Nelle società con due soci, in cui soltanto uno non abbia compiuto 41 anni, e sia al suo primo insediamento, si può ritenere soddisfatto il requisito richiesto.

Si considerano soggetti al primo insediamento, coloro che si insediano per la prima volta come capo azienda o che si sono insediati da non più di 12 mesi dalla presentazione della domanda

Altri requisiti per rientrare nella categoria di giovane agricoltore sono:

  1. Superamento dell’esame di Stato per l’esercizio delle professioni di agronomo e forestale junior, biotecnologo agrario, zoonomo, perito agrario laureato, dottore agronomo e forestale, veterinario, agrotecnico laureato o titolo universitario a indirizzo agricolo, forestale, veterinario, o titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo agricolo.
  2. Titolo di scuola secondaria di secondo grado non agricolo, attestato di frequenza ad almeno un corso di formazione di almeno 150 ore su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale, tenuto da enti accreditati dalle Regioni o Province autonome, oppure partecipazione con esito favorevole all’intervento di sviluppo rurale cooperazione per il ricambio generazionale (esito favorevole della domanda di sostegno).
  3. Titolo di scuola secondaria di primo grado, accompagnato da esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale agricolo per almeno 104 giornate/anno, oppure partecipazione con esito favorevole all’intervento di sviluppo rurale cooperazione per il ricambio generazionale (esito favorevole della domanda di sostegno).
Bando ISI INAIL beneficiari e contributo a fondo perduto

Tipologie di interventi ammissibili

Il bando prevede il finanziamento di diverse tipologie di interventi, ognuno riconducibile a specifici assi di finanziamento. Questa diversificazione garantisce che il bando possa coprire un’ampia varietà di progetti, da quelli volti alla riduzione dei rischi specifici legati all’attività lavorativa, fino a interventi più strutturali e organizzativi. Tra gli interventi finanziabili si trovano:

  • Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici e infortunistici;
  • Iniziative per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • Interventi per la bonifica da materiali pericolosi, come l’amianto;
  • Sostegno a micro e piccole imprese per l’acquisto di macchinari e attrezzature avanzate.

Apertura e Scadenza bando

Il Bando ISI INAIL 2023 segue un calendario preciso per la procedura di presentazione delle domande. La fase di apertura del sistema informatico per la compilazione delle domande inizia il 15 aprile 2024.
I soggetti interessati devono completare e inviare la loro candidatura entro il 30 maggio 2024,
alle ore 18:00, attraverso la piattaforma informatica predisposta dall’INAIL.

Fasi Importanti:

  • 16 maggio 2024: Pubblicazione delle regole tecniche per l’invio del codice domanda tramite lo sportello informatico.
  • 30 maggio 2024: Pubblicazione della tabella temporale e chiusura della procedura informatica per la registrazione delle domande.
  • 3 giugno 2024: Inizio del periodo per il download dei codici identificativi per le domande partecipanti allo sportello informatico.

Questo calendario sottolinea la necessità di un’adeguata preparazione da parte delle imprese e degli enti che intendono partecipare al bando. La raccolta anticipata dei documenti necessari e la comprensione delle regole tecniche sono passaggi essenziali per garantire una presentazione efficace e tempestiva della domanda. La precisione nella preparazione e l’osservanza delle scadenze sono cruciali per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal bando. Per maggiori informazioni dettagliate e per visualizzare il calendario completo del bando, si può visitare la pagina ufficiale INAIL

Come accedere al Bando ISI INAIL

Per accedere al Bando ISI INAIL 2023, è necessario seguire una procedura specifica che si articola attraverso la piattaforma online messa a disposizione dall’INAIL. Questo processo è progettato per essere il più accessibile e guidato possibile, al fine di assistere i soggetti beneficiari nella presentazione delle loro candidature.

  1. Registrazione sulla piattaforma INAIL: Il primo passo richiede ai soggetti interessati di registrarsi sulla piattaforma dedicata all’interno del sito web dell’INAIL. Questa fase preliminare è fondamentale per accedere ai servizi online e per poter compilare la domanda di partecipazione al bando.
  2. Compilazione della domanda: Attraverso l’accesso alla piattaforma, i soggetti beneficiari potranno compilare la domanda, inserendo tutte le informazioni richieste e allegando la documentazione necessaria per attestare la conformità ai requisiti del bando.
  3. Invio della domanda: Una volta completata la compilazione, la domanda può essere inviata direttamente attraverso la piattaforma. È consigliabile effettuare un’ultima verifica dei dati inseriti e dei documenti allegati prima dell’invio definitivo.

Come funziona la selezione

Il Bando ISI INAIL 2023 si distingue per un processo di selezione chiaro e strutturato, finalizzato a garantire trasparenza e equità. La procedura di valutazione è accuratamente definita per identificare e premiare i progetti che meglio rispondono agli obiettivi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Fasi del Processo di Selezione

  1. Presentazione della Domanda: Dopo la registrazione e la compilazione della domanda sulla piattaforma INAIL, i soggetti beneficiari inviano le loro proposte entro i termini previsti.
  2. Valutazione Preliminare: Le domande ricevute sono sottoposte a una valutazione preliminare per assicurare che soddisfino i requisiti di base e la documentazione richiesta.
  3. Valutazione di Merito: Segue una valutazione di merito, durante la quale le proposte sono esaminate da una commissione esperta che valuta la qualità del progetto, l’impatto previsto in termini di sicurezza e salute, e l’aderenza agli obiettivi del bando.
  4. Assegnazione dei Finanziamenti: I progetti che ottengono il punteggio più alto nella valutazione di merito vengono selezionati per il finanziamento. La lista dei progetti approvati è pubblicata sul sito INAIL.

Criteri di Valutazione

I criteri adottati per la valutazione dei progetti includono:

  • L’innovatività delle soluzioni proposte per la riduzione dei rischi sul lavoro.
  • L’efficacia prevista delle misure di miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute.
  • La coerenza del progetto rispetto agli obiettivi specifici del bando.
  • La sostenibilità economica e l’impatto a lungo termine del progetto.

Requisiti necessari

Per partecipare al Bando ISI INAIL 2023, le imprese e gli enti del terzo settore devono soddisfare una serie di requisiti chiave, che includono:

  • Essere regolarmente iscritti alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) per le imprese, o agli albi pertinenti per gli enti del terzo settore.
  • Avere la sede legale e operativa nel territorio italiano.
  • Essere in regola con il pagamento dei premi assicurativi INAIL.
  • Non trovarsi in stato di liquidazione o di altre condizioni di insolvenza.

Inoltre, i progetti presentati devono rientrare nelle tipologie di intervento ammissibili e rispettare i criteri specificati nel bando relativi alla natura delle spese e all’ammontare del finanziamento richiesto.

Click Day Inail

Il cosiddetto “Click Day” rappresenta la fase conclusiva del processo di presentazione delle domande. Si tratta di un momento determinante in cui le imprese e gli enti devono completare e confermare la propria candidatura attraverso la piattaforma INAIL. La tempistica e la correttezza nell’esecuzione di questa fase sono cruciali, poiché le domande sono accettate e valutate seguendo l’ordine di presentazione. Indicativamente, il “Click Day” si terrà verso settembre, offrendo così alle imprese e agli enti un periodo di preparazione adeguato dopo la chiusura della finestra di presentazione delle domande a maggio.

Durante questo periodo di preparazione, è essenziale:

  • Verificare in anticipo la correttezza di tutti i dati inseriti nella domanda. Un controllo accurato può prevenire ritardi o problemi nell’ultima fase di presentazione.
  • Assicurarsi di disporre di una connessione internet stabile. La rapidità di accesso alla piattaforma INAIL durante il “Click Day” è fondamentale per migliorare le possibilità di successo.
  • Prepararsi ad accedere alla piattaforma INAIL nei primi minuti dell’apertura del “Click Day”, per massimizzare le possibilità di successo. La tempestività nell’inviare la domanda può essere decisiva.

Questa fase richiede un’attenzione particolare e una preparazione metodica, in quanto determina l’ammissibilità finale al bando e la possibilità di beneficiare dei fondi. La pianificazione e la prontezza sono dunque elementi chiave per navigare con successo questa ultima tappa del processo di candidatura.

Concludendo, il Bando ISI INAIL 2023 si configura come una grande opportunità per le imprese desiderose di migliorare la sicurezza e il benessere nei luoghi di lavoro. Tuttavia, preparare una domanda vincente richiede precisione e conoscenza approfondita, caratteristiche che si trovano al cuore della missione di Clickbando. Rendere semplici e accessibili processi complessi come la partecipazione al click day è ciò che ci motiva ogni giorno.

clickbando richiedi il tuo bando

Gli altri articoli del nostro blog:

Il Futuro dell’Impresa con Industria 5.0 e il Piano Transizione 5.0

Il Futuro dell’Impresa con Industria 5.0 e il Piano Transizione 5.0

il futuro dell'impresa con industria 5.0 e il piano di transizione 5.0

Introduzione

L’evoluzione dell’industria è un percorso incessante, e con l’avvento dell’Industria 4.0, abbiamo assistito a un salto qualitativo verso automazione e digitalizzazione. Ora, è giunto il momento di guardare oltre, verso l’Industria 5.0, una rivoluzione che promette di elevare la collaborazione tra uomo e macchina a nuovi livelli di innovazione. In questo articolo, esploreremo cosa rappresenta l’Industria 5.0, i possibili scenari futuri, come potrebbe cambiare il panorama aziendale e come il Piano di Transizione 5.0 rappresenti un importante opportunità per accelerare il passaggio dall’industria 4.0 a quella 5.0.

L’Industria 5.0: una rivoluzione culturale più che tecnologica

Se l’Industria 4.0 ha segnato l’inizio dell’automazione e della digitalizzazione a livello globale, l’Industria 5.0 va oltre, promuovendo un’integrazione armoniosa tra le avanzate capacità delle macchine e l’irrinunciabile creatività umana. Questa nuova era è definita da un approccio centrato sull’umano, che mette le persone al cuore del processo produttivo, aprendo la strada a produzioni altamente personalizzate, sostenibili e innovative.

Un report della Commissione Europea, pubblicato nel gennaio 2021, ha definito l’Industria 5.0 come il completamento e la soluzione alle criticità emerse con la 4.0, ponendo l’accento su una rivoluzione più culturale che tecnologica. L’Industria 5.0 si focalizza sull’essere umano e sull’ambiente, mettendo la qualità della vita e la sostenibilità al centro, supportate dalle tecnologie dell’Industria 4.0.

Le tre colonne dell’industria 5.0

  1. Strategia Incentrata sull’Uomo: L’Industria 5.0 valorizza talenti, diversità ed empowerment, considerando le persone non più come mezzi ma come obiettivi finali del processo produttivo.
  2. Strategia Resiliente e Agile: La resilienza diventa cruciale per creare organizzazioni capaci di anticipare, reagire e apprendere da ogni sfida, con flessibilità e tecnologie versatili come pilastri fondamentali.
  3. Strategia Sostenibile: Una trasformazione radicale nella sostenibilità, dove le aziende non solo riducono l’impatto negativo ma aumentano quello positivo, contribuendo a un futuro migliore.

I vantaggi dell’industria 5.0

  • Personalizzazione Estrema: La capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze dei clienti, offrendo prodotti altamente personalizzati.
  • Efficienza e Flessibilità Operativa: Grazie alla collaborazione uomo-macchina, i processi diventano più efficienti.
  • Riduzione dei Costi e Aumento della Produttività: Automatizzando le attività ripetitive e valorizzando le decisioni umane, si riducono i costi e si aumenta la produttività.
  • Sostenibilità Integrata ed Economia Circolare: Promuove l’uso di energie rinnovabili e la riduzione degli sprechi, inserendosi nell’ambito dell’economia circolare.

La via verso l’industria 5.0 con il Piano di transizione 5.0

Nell’era dell’Industria 5.0, dove l’integrazione tra uomo e macchina apre nuovi orizzonti di personalizzazione, efficienza e sostenibilità, il Piano Transizione 5.0 emerge come una fondamentale leva di supporto per le imprese che si impegnano in questa evoluzione. Con un’imponente dotazione finanziaria di 6,3 miliardi di euro, il bando si pone l’obiettivo di catalizzare gli investimenti verso la digitalizzazione e la transizione ecologica, pilastri dell’Industria 5.0. Questa iniziativa non solo rende tangibile il concetto di sostenibilità integrata, ma promuove anche un’economia circolare e una produzione personalizzata che rispetta l’ambiente e valorizza le competenze umane​​.

Il piano di transizione offre possibilità di accedere a crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali innovativi e nella formazione del personale sottolinea l’importanza di un approccio olistico alla transizione verso l’Industria 5.0, dove la tecnologia e l’umanità procedono a braccetto verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato​​.

Conclusione

l’avvento dell’Industria 5.0 e l’opportunità offerta dal Piano Transizione 5.0 segnalano un punto di svolta per le imprese attente all’innovazione e alla sostenibilità. ClickBando è al fianco delle imprese per navigare queste opportunità, offrendo supporto qualificato e personalizzato nella candidatura ai bandi e nella realizzazione dei loro progetti verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato.

La tua azione oggi può plasmare un domani più sostenibile. Se sei pronto a fare il prossimo passo e sei interessato a esplorare come l’universo della finanza agevolata possa supportare i tuoi progetti di investimento, visita il nostro sito e compila il questionario specifico al seguente link: https://clickbando.it/il-tuo-bando/ .

Gli altri articoli del nostro blog:

Guida alla Riduzione della Carbon Footprint con 3 bandi ad hoc

Guida alla Riduzione della Carbon Footprint con 3 bandi ad hoc

diminuzione CO2 con Bandi per iniziative sostenibili

Introduzione alla Carbon Footprint e opportunità di finanziamento

In un mondo che chiede azioni immediate contro il cambiamento climatico, comprendere e gestire efficacemente la nostra Carbon Footprint è diventato più cruciale che mai. Questo indicatore, che calcola le emissioni di gas serra derivanti dalle nostre attività quotidiane, dal consumo di energia all’utilizzo dei trasporti, svolge un ruolo vitale nel determinare l’impatto ambientale sia a livello individuale che aziendale. Con l’obiettivo di supportare la riduzione di queste emissioni, verranno presentati in questo articolo 3 bandi per il 2024, che offrono finanziamenti agevolati per iniziative sostenibili.

Definizione e importanza della Carbon Footprint

La Carbon Footprint è la somma totale delle emissioni di diossido di carbonio (CO2) e di altri gas serra espressa in equivalenti di CO2, risultante dalle attività umane. Rappresenta un parametro essenziale per quantificare il contributo individuale e collettivo al riscaldamento globale e al cambiamento climatico, ponendosi come primo passo verso la riduzione dell’impatto ambientale.

Impatti ambientali e la necessità di azione

Le emissioni responsabili dell’aumento della Carbon Footprint possono essere dirette, come quelle derivanti dall’uso di veicoli e sistemi di riscaldamento, o indirette, ad esempio quelle legate ai processi produttivi e alla catena di fornitura. Un’elevata Carbon Footprint accelera i cambiamenti climatici, evidenziando l’importanza di adottare misure mirate per la sua riduzione.

Strategie aziendali per la riduzione della Carbon Footprint

Le aziende svolgono un ruolo critico nella lotta al cambiamento climatico. Implementando strategie per ridurre il consumo energetico, ottimizzare i processi e promuovere la mobilità sostenibile, le organizzazioni possono diminuire significativamente le loro emissioni. L’adozione di tecnologie eco-compatibili e la collaborazione con partner sostenibili contribuiscono alla realizzazione di un futuro più verde.

Valutazione e monitoraggio

Il processo di misurazione della Carbon Footprint richiede un’attenta analisi dei dati aziendali, essenziale per stabilire obiettivi di riduzione realistici e per tracciare i progressi nel tempo. Questa fase critica permette alle organizzazioni di identificare le aree di intervento prioritario e di monitorare l’efficacia delle strategie adottate.

Opportunità di crescita sostenibile

Oltre a rispettare gli obblighi legislativi, ridurre la Carbon Footprint offre l’opportunità di posizionarsi in modo vantaggioso sul mercato. Investimenti in energie rinnovabili, pratiche di riciclo avanzato e un’etica aziendale sostenibile non solo migliorano l’impronta ambientale ma aprono anche la porta a benefici economici, dall’abbattimento dei costi operativi all’accesso a nuovi segmenti di mercato.

Tre bandi per accelerare la tua transizione ecologica

La Carbon Footprint è più di un semplice numero: è un riflesso delle nostre scelte e delle nostre azioni. Con una comprensione approfondita e un impegno concreto, possiamo tutti contribuire a un futuro più pulito e sostenibile.
Comprendiamo l’importanza di agire ora e offriamo la nostra competenza per navigare nel panorama dei finanziamenti dedicati alla sostenibilità.

Per questo segnaliamo alcune opportunità imperdibili per il 2024 che possono trasformare il tuo impegno ambientale in azioni concrete e supportate finanziariamente:

  • PSR 2023 – 2027. Intervento SRA01 – ACA 1: Un finanziamento a fondo perduto mirato a promuovere lo sviluppo sostenibile e una gestione efficiente delle risorse naturali. Questo è il momento di agire per garantire un futuro più verde.
  • MIMIT. Piano Transizione 5.0: Approfitta di un credito d’imposta per sostenere gli investimenti green e digitali della tua impresa. L’anno 2024 può segnare una svolta per la tua azienda nel percorso verso la sostenibilità.
  • MIMIT. PNRR M2C2I5.4. Green Transition Fund (GTF): Un’opportunità unica di finanziamento a tasso agevolato per start-up e venture capital che si dedicano con passione alla transizione ecologica. È il momento di accelerare i tuoi progetti green.

La tua azione oggi può plasmare un domani più sostenibile. Se sei pronto a fare il prossimo passo e sei interessato a esplorare come questi bandi possano supportare i tuoi progetti di investimento sostenibile, visita il nostro sito e compila il questionario specifico al seguente link: https://clickbando.it/il-tuo-bando/ .

Gli altri articoli del nostro blog:

10 Startup italiane rivoluzionarie al CES 2024

10 Startup italiane rivoluzionarie al CES 2024:

Innovazione e sostenibilità in primo piano.

Il CES 2024 ha messo in mostra un’eccezionale varietà di startup italiane, ognuna delle quali porta avanti innovazioni significative in settori cruciali come l’intelligenza artificiale, la medicina, l’agricoltura high-tech, e la smart city, tra gli altri. Queste aziende rappresentano un’ampia gamma di applicazioni tecnologiche, dall’analisi dei big data per la diagnosi precoce delle malattie alla creazione di interfacce neurali per il controllo dei dispositivi solo con il pensiero. Ecco una panoramica delle 10 startup italiane che hanno catturato l’attenzione:

Aitem (Torino)

Specializzata nell’uso dell’IA per l’analisi dei big data in ambito medico e veterinario, Aitem aiuta nella diagnosi precoce di malattie gravi, inclusa la capacità di identificare il COVID-19 tramite l’analisi delle lastre toraciche.

BrainWaves (Milano)

Sviluppa software che traduce le onde cerebrali in comandi per controllare dispositivi vari, offrendo nuove speranze di autonomia per i malati di SLA attraverso il controllo mentale delle sedie a rotelle.

Contents (Milano)

Questa startup utilizza l’intelligenza artificiale generativa per creare contenuti creativi multilingue in modalità SaaS, rivolgendosi a una vasta gamma di applicazioni che vanno dalla scrittura assistita dalla IA alla generazione di immagini.

Domethics (Torino)

Concentrandosi su prodotti e tecnologie IoT per la smart home e la telemedicina, Domethics ha creato innovazioni come lo smartwatch per il monitoraggio della salute e un tappeto smart per il monitoraggio dei parametri vitali degli animali domestici.

Ganiga (Pisa)

Ha brevettato un cestino intelligente che differenzia automaticamente i rifiuti e raccoglie dati utili per ottimizzare la raccolta, riducendo i costi e l’impatto ambientale.

Kintana / Morestech (San Mauro Torinese, Torino)

Propone una “tata cibernetica” che assiste i bambini nell’apprendimento e nelle attività quotidiane attraverso un sistema di incentivi, sollevando questioni etiche sull’uso dell’IA nell’educazione.

BES Test (Trieste)

Rivoluziona la diagnosi del rischio di fratture da fragilità ossea con un test non invasivo basato su simulazioni computerizzate, offrendo risultati rapidi e precisi.

SAM (Sassari)

La piattaforma SAM supporta l’agricoltura industriale attraverso l’analisi di dati da droni e stazioni meteo, aiutando gli agricoltori a ottimizzare l’uso di acqua e fertilizzanti.

SnapAll (Mantova)

Utilizza il machine learning per il monitoraggio remoto dei cantieri in tempo reale, creando report automatizzati senza bisogno di hardware aggiuntivo.

Sunspeker (Torino)

Offre una soluzione estetica per i pannelli solari con film di rivestimento personalizzabile che mantiene l’efficienza energetica, proponendo anche applicazioni per l’affissione pubblicitaria.

Conclusione

Queste startup non solo evidenziano la versatilità dell’innovazione tecnologica italiana ma sottolineano anche l’importanza di supportare le imprese innovative per affrontare sfide globali come la sostenibilità ambientale, la salute e l’efficienza energetica.

Gli altri articoli del nostro blog:

Sfruttare l’Intelligenza Artificiale nelle PMI: Opportunità e Sfide

Sfruttare l’Intelligenza Artificiale nelle PMI: Opportunità e Sfide

L'AI per le PMI

L’AI come cambio di gioco per le PMI

Nel mondo imprenditoriale di oggi, l’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) rappresenta un passo fondamentale verso l’innovazione e la competitività, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI). Con le sue promesse di efficienza migliorata, decisioni basate su dati e esperienze cliente personalizzate, l’AI può essere il trampolino di lancio per le PMI desiderose di fare il salto di qualità. Ma come possono queste imprese navigare nel complesso ecosistema dell’AI?

I vantaggi dell’AI per le PMI

Efficienza e Produttività: Automatizzando i processi aziendali, l’AI libera tempo e risorse che possono essere riutilizzate in attività ad alto valore aggiunto, spingendo le PMI verso livelli di produttività prima inimmaginabili.

Decisioni Informed: Grazie all’analisi predittiva e al machine learning, l’AI consente alle imprese di anticipare le tendenze di mercato e prendere decisioni strategiche basate su dati concreti, riducendo il rischio di errori.

Customer Experience Personalizzata: Implementando soluzioni AI, le PMI possono offrire servizi e prodotti su misura per i loro clienti, migliorando la soddisfazione e fidelizzando la clientela.

Le sfide nell’adozione dell’AI

Costi e Accessibilità: Nonostante i benefici, l’implementazione dell’AI può essere costosa, soprattutto per le PMI con budget limitati. Come possono le PMI superare questa barriera finanziaria?

Competenze Specialistiche: L’adozione dell’AI richiede competenze tecniche specifiche. Le PMI devono quindi investire nella formazione del personale o cercare collaborazioni esterne per colmare questo gap.

Ristrutturazione Organizzativa: L’introduzione dell’AI potrebbe richiedere un ripensamento delle strutture aziendali esistenti, presentando sfide nella gestione del cambiamento e nell’integrazione delle nuove tecnologie.

Strategie efficaci per l’implementazione dell’AI

Analisi Costi-Benefici: Prima di procedere, è essenziale che le PMI conducano un’analisi dettagliata per valutare l’impatto finanziario e operativo dell’adozione dell’AI, identificando le soluzioni più in linea con le loro esigenze.

Formazione e Sviluppo delle Competenze: Investire nella formazione del personale è cruciale per sfruttare appieno le potenzialità dell’AI, trasformando una sfida in un’opportunità di crescita.

Partnership Tecnologiche: Collaborare con fornitori di tecnologia e consulenti specializzati può semplificare il processo di selezione e implementazione delle soluzioni AI più adatte.

L’AI generativa: un orizzonte di possibilità

La generazione di contenuti attraverso l’AI apre nuove frontiere per le PMI, permettendo la creazione di testi, immagini, video e musica personalizzati a una frazione del costo tradizionale. Questo aspetto dell’AI non solo democratizza l’accesso ai contenuti creativi ma spalanca le porte a modalità innovative di interazione con il pubblico.

Verso un futuro innovativo

L’intelligenza artificiale (AI) segna una svolta per le PMI, offrendo strumenti per accelerare la trasformazione digitale. Nell’attuale contesto di rapidi cambiamenti, l’adozione dell’AI diventa essenziale per mantenere la competitività. Nonostante le sfide, un approccio proattivo permette alle PMI di utilizzare efficacemente l’AI, posizionandosi avanti nel futuro digitale. L’era dell’AI per le PMI è già una realtà che sta modellando il panorama aziendale.

Gli investimenti iniziali per l’implementazione delle tecnologie AI possono sembrare impegnativi, ma esistono numerose soluzioni che facilitano gli investimenti in innovazione per le imprese italiane. Bandi nazionali e regionali offrono supporto concreto, rendendo l’investimento in AI vantaggioso.
Il consiglio è quello di affidarsi a esperti del settore che siano in grado di guidare le PMI nel panorama dei finanziamenti agevolati al fine di cogliere le migliori occasioni di investimento.

Gli altri articoli del nostro blog:

Imprenditoria Z: l’impatto della Gen Z sul mondo startup

Imprenditoria Z: l’impatto della Gen Z sul mondo startup

L’epoca di mezzo tra il mondo pre e post internet sta finendo. Persino i Millenials si stanno pericolosamente avvicinando a quel momento in cui non saranno più “ragazzi” e stanno lasciando il passo alla Gen Z, la generazione dei nativi digitali, nati e cresciuti con internet e tutte le sue innovazioni tecnologiche.

Anche nel mondo imprenditoriale questa generazione si sta facendo spazio, imponendo sempre di più la sua visione. Se i millenials hanno potuto contare su figure del calibro di Mark Zuckerberg, Evan Spiegel e Kevin Systrom, che hanno inaugurato l’era dei social media, la Gen Z è invece definita da una consapevolezza maggiore dal punto di vista politico, ambientale e sociale, che sta contagiando il mondo e mettendo le radici per quello che (si spera) sarà un cambiamento di rotta verso un’imprenditoria più giusta e meno impattante.

Questa generazione valorizza la sostenibilità, l’impatto sociale, e l’equità nelle pratiche aziendali. La loro formazione digitale li ha anche resi particolarmente adatti a navigare nel panorama tecnologico in rapida evoluzione, influenzando così le modalità di approccio all’imprenditoria. Inoltre, la loro capacità di adattamento e la visione progressista stanno riscrivendo le regole tradizionali del business, ponendo nuove priorità e sfidando gli schemi consolidati.

Imprese Gen Z

La Gen Z è nata con lo storytelling e ha sviluppato una mentalità già di per sé più imprenditoriale rispetto alla generazione precedente. Secondo un sondaggio di Morning Consult e Samsung, infatti, circa il 50% degli appartenenti a questa generazione è interessato ad avviare una propria attività e comprende bene l’importanza che la loro azienda abbia uno scopo.

Le startup di questi giovani imprenditori si concentrano su quei problemi che sono stati fino ad ora accettati ma che loro non ritengono giusti. Ecco allora nascere startup che si occupano di salute mentale, come SoundMind o la nostrana Unobravo; startup che si occupano di economia circolare, come Wase o Cloov (nostra cliente di cui abbiamo parlato il mese scorso anche in un video sui nostri social); o ancora startup che si occupano di semplificare la burocrazia e renderla più green, come Slip o la ormai diffusissima Fatture in Cloud.

Questa generazione “si preoccupa profondamente degli altri, si sforza di creare una comunità eterogenea, è altamente collaborativo e sociale, apprezza la flessibilità, l’autenticità e la leadership non gerarchica e, pur essendo sconcertato da questioni ereditate come il cambiamento climatico, ha un atteggiamento pragmatico sul lavoro che deve essere fatto per affrontare questi problemi”, scrive Roberta Katz in una ricerca del Center for Advanced Study in Scienze Comportamentali dell’Università di Stanford.

Gen Z e Venture Capital

L’età però non è sempre un vantaggio, molti membri della Gen Z sono ancora troppo giovani per aprire un’impresa e secondo una ricerca dell’Università di Harvard, l’età media dei fondatori di startup di success è ancora 45 anni.

Molte università e istituti hanno iniziato a promuovere corsi o servizi di incubazione per sostenere i giovani imprenditori, ma al momento della prima raccolta fondi lo status di studente sembra essere un ostacolo, tra chi dice che per guidare un’azienda devi abbandonare gli studi e chi, al contrario, ti esorta a finirli prima di buttarsi nel mercato.

Mentre i founder millenial più importanti, a livello globale, hanno visto il successo finanziario tra i 20 e i 25 anni, questa tendenza sembra stia scomparendo, e per i fondatori della Gen Z pare sia più difficile essere presi sul serio dagli investitori, soprattutto se non c’è una chiara proposta commerciale. In altre parole, non basterà concentrarsi solo sullo scopo.

“Ci sono molti svantaggi nell’essere un founder a questa età: In un certo senso si rinuncia ai propri 20 anni”, dice Grossman, founder di Slip. “Mentre i tuoi amici lavorano per vivere, tu vivi per lavorare. Ma la mia età non è mai stata un ostacolo per la mia attività”.

Gli altri articoli del nostro blog:

Legge di bilancio 2024 e impatto sulle imprese

Legge di bilancio 2024 e impatto sulle imprese

La Legge di Bilancio 2024, approvata lo scorso Dicembre ed entrata in vigore a partire dal 1 Gennaio, rappresenta un passo significativo nella politica economica italiana, introducendo una serie di misure volte a influenzare positivamente il tessuto imprenditoriale del paese.
Con un budget complessivo di circa 28 miliardi di euro, di cui 10 miliardi destinati a confermare il taglio del cuneo fiscale e contributivo per le retribuzioni fino a 35.000 euro, questa legge mira a sostenere le imprese in un periodo di sfide economiche globali.
Le modifiche introdotte spaziano dal settore fiscale a quello del sostegno diretto alle imprese, puntando a stimolare la crescita, l’innovazione e la competitività in vari settori. La comprensione di queste misure è cruciale per le imprese italiane, le quali possono trarre vantaggio dalle opportunità offerte dalla legge per potenziare la loro attività e affrontare le sfide del mercato.

Il taglio del cuneo fiscale

Tra le novità fiscali più interessanti introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 troviamo il taglio del cuneo fiscale e contributivo, una misura chiave per ridurre la pressione fiscale sul lavoro in Italia e incentivare nuove assunzioni regolarizzate.
Questa azione prevede una diminuzione delle tasse e dei contributi previdenziali a carico sia dei datori di lavoro sia dei lavoratori, con l’obiettivo di incrementare il netto in busta paga, stimolando così l’occupazione e aumentando il potere d’acquisto dei lavoratori.
Particolarmente rilevante per le imprese, questo taglio contribuisce a ridurre i costi del lavoro, favorendo assunzioni e investimenti in risorse umane.
Per le retribuzioni fino a 35.000 euro, la misura promuove una maggiore competitività delle imprese italiane nel mercato globale, alleggerendo il carico fiscale e contribuendo così a una crescita economica più sostenibile e inclusiva.

Misure specifiche per le imprese

La Legge di Bilancio 2024 introduce anche una serie di misure specificamente pensate per sostenere le imprese italiane, eccone alcune particolarmente interessanti:

  1. Rifinanziamento della Nuova Sabatini: Con uno stanziamento di 100 milioni di euro per il 2024, questa misura mira a incentivare gli investimenti in beni strumentali, facilitando l’accesso al credito per le piccole e medie imprese.
  2. Fondo per la Crescita Sostenibile: La legge prevede un ulteriore dotazione di 110 milioni per il 2024 e 220 milioni per il 2025, per sostenere progetti che promuovono la crescita sostenibile e l’innovazione tecnologica.
  3. Contratti di Sviluppo: Un investimento di 190 milioni nel 2024 e 210 milioni nel 2025 è previsto per i contratti di sviluppo, con l’obiettivo di sostenere grandi progetti di investimento che hanno un impatto significativo sulle economie locali.
  4. Ridefinizione del Tax Credit Cinema: La legge prevede una possibile riduzione dell’aliquota al 40%, incentivando gli investimenti nel settore cinematografico e audiovisivo.

Queste iniziative, insieme alle molte altre, vogliono dimostrare l’impegno del governo nel sostenere la crescita e l’innovazione delle imprese italiane, favorendo un ambiente economico più favorevole e competitivo.

Impatto sulle imprese

Le misure introdotte che abbiamo appena visto puntano ad avere un impatto forte sulle imprese italiane.
Il taglio del cuneo fiscale, ad esempio, non solo aumenta il potere d’acquisto dei lavoratori ma riduce anche il costo del lavoro per le imprese, favorendo l’occupazione e la diffusione di contratti di lavoro più duraturi e regolari.
Il rifinanziamento della Nuova Sabatini e gli investimenti nei contratti di sviluppo sostengono direttamente le imprese nel loro percorso di innovazione e crescita. Queste misure, insieme alle modifiche fiscali, creano
un ambiente più favorevole per la crescita economica, l’innovazione e la competitività delle imprese italiane, particolarmente in settori chiave come il turismo, l’immobiliare e la produzione culturale.

Possiamo dire, allora, che la Legge di Bilancio 2024 si presenta come un importante strumento di sostegno e stimolo per le imprese italiane.
Le misure adottate, che spaziano dalla riduzione del carico fiscale al sostegno diretto attraverso finanziamenti e incentivi, sono destinate a creare un terreno fertile per la crescita economica e l’innovazione, trend che si sta sviluppando sempre di più negli ultimi anni.
Guardando al futuro, è fondamentale che le imprese sfruttino queste opportunità per rafforzare la loro competitività e adattarsi alle sfide del mercato globale. Inoltre, sarà interessante monitorare l’efficacia di queste misure nel medio-lungo termine e valutare eventuali aggiustamenti o nuove iniziative in base all’evoluzione del contesto economico.

Gli altri articoli del nostro blog:

Startup e finanza agevolata: due su tre ce la fanno

Startup e finanza agevolata: due su tre ce la fanno

La finanza agevolata rappresenta, fin dai suoi albori, un importantissimo volano per le PMI italiane, contribuendo alla loro sopravvivenza e crescita in un mercato competitivo e dinamico. In un contesto di alti tassi di interesse e basso apporto di capitale dai canali tradizionali di finanziamento, la finanza agevolata offre risposte concrete a imprese con strutture piccole ma idee innovative e visioni aziendali ampie.

Classico esempio sono le startup, giovani imprese innovative spesso operanti nei settori della tecnologia. Anche se il numero di questo tipo di imprese in Italia sta aumentando, le startup rappresentano meno dell’1% delle imprese che richiedono finanziamenti e incentivi. Va notato però anche che, nonostante il basso numero di richieste (solo 142 su oltre 21.000 totali ricevute dalle aziende italiane), il 66% delle startup che si attiva, dunque due su tre, riesce ad ottenere l’accesso alle misure di sostegno con una cifra media raccolta di oltre 50.000 euro, per un totale di 94 startup finanziate e ben 4 milioni di euro erogati nel biennio 2021-2023.

Uno dei motivi principali di questo basso tasso di partecipazione è l’alta mortalità delle startup, con oltre due terzi che chiudono i battenti entro i primi dodici mesi di attività. Inoltre, i giovani imprenditori spesso non hanno conoscenza adeguata degli strumenti di finanza agevolata o incontrano procedure complesse che scoraggiano la partecipazione a bandi nazionali ed europei. Eppure questi finanziamenti sono fondamentali, specialmente nelle fasi iniziali, per la sopravvivenza delle startup: sette su dieci, infatti, dichiarano di non avere fondi sufficienti per arrivare al secondo anno di vita.
I bandi possono essere un ottimo strumento per sostenere le spese necessarie allo sviluppo della tua attività. Se vuoi saperne di più seguici sui nostri social e compila il questionario nella sezione “Il tuo bando” del nostro sito!

Gli altri articoli del nostro blog: