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Imprese del Sud: dati e agevolazioni

imprese del sud

Diciamocelo, la situazione delle imprese italiane non è delle più rosee: il livello di imprenditorialità in Italia è medio-basso rispetto agli altri paesi europei e secondo i dati rilevati da Infocamere-Unioncamere, si è registrato un calo delle imprese giovanili (ovvero guidate da under35) di quasi il 10% dal 2019 a oggi. Inoltre, la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19 ha costretto 73.000 imprese a chiudere, di cui 17.000 non hanno riaperto, secondo un articolo di SkyTG24.
Ci sono, però, anche buone notizie: le imprese femminili stanno crescendo a un ottimo ritmo, come abbiamo visto in questo articolo, e nel 2020 si è registrato un aumento del 20% delle startup innovative rispetto all’anno precedente, con un crescente interesse per tecnologia e innovazione.

In questo panorama, il Mezzogiorno continua ad essere un nervo scoperto per l’Italia, ancora indietro rispetto al resto del Paese. I dati però ci permettono di sperare: il tasso di fallimenti delle aziende meridionali infatti, seppure ancora in aumento, ha rallentato il ritmo rispetto al 2019, e i settori agricoli e di ristorazione hanno visto un forte aumento degli interventi statali a loro sostegno in risposta alla crisi dovuta a pandemia, rincari e siccità.
Anche nell’innovazione, il Sud ha visto nascere progetti di successo con una spiccata digital attitude. Uno dei più noti è sicuramente Unobravo, piattaforma online che ha digitalizzato la terapia psicologica, nata da un’idea di Danila De Stefano, psicologa napoletana, e che ha visto il contributo di CDP Venture Capital tramite il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud.

Finanza agevolata per il Mezzogiorno

Da molti anni ormai lo Stato mette a disposizione diverse misure per le imprese del Sud, e anche con i finanziamenti del PNRR, le agevolazioni sono aumentate nel numero e nell’entità. Vediamone alcune insieme:

Resto al Sud
Sicuramente la misura più famosa per le imprese del meridione, ma non solo. Oltre alle regioni del Sud infatti, nel bando rientrano anche le isole e le aree del cratere sismico del Centro Italia (Marche, Umbria e alcune zone del Lazio).
Resto al Sud può essere richiesto da persone fisiche tra i 18 e i 56 anni e da donne di tutte le età, con residenza nelle regioni finanziabili – o che intendono spostarla dopo la delibera positiva – e che non abbiano un contratto a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento. Possono partecipare inoltre imprese costituite dopo il 21/06/2017 e liberi professionisti.
Il bando copre il 100% delle spese ammissibili, dividendosi in un 50% a fondo perduto e un 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, e con interessi a carico di Invitalia. Ogni richiedente può ottenere fino a 50.000€ (quindi fino a 200.000€ per società con quattro soci) più un ulteriore contributo a fondo perduto per il capitale circolante, per coprire spese di ristrutturazione e manutenzione di beni immobili, acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici e spese di gestione.

Ad oggi, dopo cinque anni dall’avvio, ha raggiunto più di 14.000 imprese finanziate e ha aiutato a creare più di 50.000 posti di lavoro, con un totale di quasi un miliardo di euro di investimenti attivati.

Credito d’Imposta per il Mezzogiorno
Prorogato per tutto il 2023, il credito d’imposta per il Mezzogiorno rimborsa le spese sostenute dalle imprese del Sud in beni strumentali, supportandone la crescita. Il rimborso arriva come compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24, come IVA, previdenza, ecc., per quelle spese strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale.
Per fare richiesta andrà presentato un apposito modulo di domanda all’Agenzia delle Entrate, disponibile sul sito.

Fare Impresa in Sicilia
Parte di un più ampio programma che stanzia 105 milioni di euro per la crescita delle imprese nel territorio della Sicilia, ovvero “Competitività Sicilia”, questo bando mira allo sviluppo delle imprese giovanili nella regione. A potervi accedere infatti, sono giovani tra i 18 e i 40 anni che vogliono avviare una nuova attività, o che hanno avviato un’impresa da non più di 36 mesi.
Il contributo copre investimenti tra i 50.000 e i 300.000€, con un fondo perduto del 75% in caso di nuove imprese, e del 90% in caso di impresa già avviata! Inoltre, a differenza di Resto al Sud, tra le spese ammissibili rientrano anche le consulenze specialistiche, seppur con limite del 7% del costo totale del progetto.
Le domande potranno essere presentate sul portale Irfis della Regione Sicilia fino a esaurimento fondi.

NIDI/TecnoNIDI
NIDI e TecnoNIDI sono due misure sorelle della Regione Puglia. NIDI è il fondo attraverso cui la Regione Puglia sostiene, con contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili, persone che hanno perso il lavoro, giovani e donne che vogliono avviare nuove attività e il ricambio generazionale di micro e piccole imprese.
Con questo bando è possibile finanziare il 50% a fondo perduto e 50% a tasso agevolato, spese di investimento come macchinari e attrezzature, software e opere edili, e spese di gestione come materie prime, affitto e utenze e altro.
Si può richiedere dai 10.000€ ai 150.000€ (250.000€ in caso di impresa femminile), con una copertura dell’investimento variabile così divisa:

  • fino a 100% per programmi di investimento fino a 50.000€
  • fino al 90% per programmi di investimento fino a 100.000€
  • fino all’80% per programmi di investimento fino a 150.000€

TecnoNIDI, invece, si rivolge a quelle startup e imprese innovative della Regione Puglia che vogliono avviare un progetto in ambito tecnologico.
N.B: è necessario essere iscritti al Registro delle Startup innovative per fare domanda!
Le aree di interesse individuate dal bando sono:

  • Manifattura sostenibile
  • Salute dell’uomo e dell’ambiente
  • Comunità digitali, creative e inclusive

Come il fratello NIDI anche qui le spese ammissibili attrezzature e impianti, opere edili, affitto e utenze, ma anche licenze, personale e consulenze e servizi a sostegno dell’innovazione.
L’investimento, in questo caso, dovrà essere tra i 25.000€ e i 350.000€ e il bando coprirà le spese con le seguenti modalità:

  • finanziamento metà fondo perduto, metà tasso agevolato, che arriva fino all’80% degli investimenti fino a
    massimo di 200.000€
  • contributo a fondo perduto fino all’80% delle spese di funzionamento (personale, utenze, consulenze
    ecc…) fino a massimo 80.000€

Per entrambi i bandi è necessario compilare la domanda sul portale Sistema Puglia.

BONUS: Smart&Start
Smart&Start è il bando di Invitalia per eccellenza per le startup innovative, ma quello che non molti sanno è che, sebbene normalmente l’agevolazione concessa da questo bando sia a tasso zero, in caso di imprese del Sud è previsto un contributo a fondo perduto pari al 30%. Un bell’aiuto in più, se si pensa che già di suo il bando copre l’80-90% delle spese!

Come puoi vedere, nonostante le minori possibilità imprenditoriali del Sud, le opportunità non mancano per chi ha un progetto e la determinazione per perseguirlo. Se sei tra questi, l’unica cosa che ti rimane da fare è compilare il nostro questionario e richiederci la prima consulenza gratuita!
E se vuoi restare aggiornato/a sui bandi in uscita non scordarti di seguirci sui nostri social!

Comments (1)

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