Firma digitale: cos’è e come si usa?

Firma digitale: cos’è e come si usa?

firma digitale

La firma digitale è uno strumento sempre più diffuso, indispensabile per conferire validità legale ai documenti informatici in una serie di contesti come la sottoscrizione di contratti, di dichiarazioni o di atti amministrativi nel pubblico e nel privato. Nel settore della finanza agevolata è diventata ormai obbligatoria per la maggior parte dei bandi e viene richiesta per completare le procedure di domanda delle agevolazioni. Ma cos’è nello specifico?

Firma digitale: cos’è?

No, la firma digitale non è una semplice “firma al computer”, ma è il risultato di una procedura informatica basata su tecniche crittografiche che consente di associare in modo indissolubile un numero binario (la firma) a un documento informatico – per lo più file digitali di fatti, atti o dati con valenza giuridica.
La definizione riportata nel CAD, Codice dell’Amministrazione Digitale (articolo 24, dlgs 82/2005) è la seguente:
“La firma digitale deve riferirsi in maniera univoca ad un solo soggetto ed al documento o all’insieme di
documenti cui e’ apposta o associata. L’apposizione di firma digitale integra e sostituisce l’apposizione di
sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere ad ogni fine previsto dalla normativa
vigente.”
Detto in parole povere, la firma digitale sostituisce la firma autografa e garantisce autenticità, affidabilità e soprattutto valore legale ai documenti su cui è apposta.
Per fare questo si basa su degli strumenti crittografici, che assegnano al titolare una coppia di chiavi: una pubblica, assegnata da un soggetto istituzionalmente qualificato (l’Agenzia per l’Italia Digitale), e una privata, che può essere utilizzata solamente tramite PIN. Non ci soffermeremo sul funzionamento tecnico di questo processo di crittografia, che rischia solo di confondere, basti sapere che il processo di firma con queste due chiavi, e successivamente di verifica della firma, può essere gestito in maniera semplice tramite appositi software.

Firma digitale: come ottenerla?

Ottenere la firma digitale è relativamente semplice. Se sei un’impresa già attiva puoi richiedere gratuitamente la smartcard presso la tua Camera di Commercio di riferimento, se invece sei un privato puoi comunque richiederla alla CCIAA pagando circa 25-30€ in caso di smartcard – per cui però serve apposito lettore e
software – o una cifra un po’ più alta (60-80€) in caso di token USB, utilizzabile anche in modalità wireless con dispositivi mobili. Esistono poi anche le firme digitali remote, che operano tramite soluzioni in cloud e vengono convalidate con codici OTP rilasciati tramite dispositivo, app o sms.
La firma digitale può essere ottenuta anche da prestatori di servizi fiduciari qualificati e iscritti a uno specifico elenco dello Stato. Qui la lista completa.

In qualunque modo si ottenga la propria firma digitale, i passaggi per attivarla sono sempre gli stessi:

  1. Acquistare la firma digitale presso CCIAA o provider qualificati;
  2. Effettuare l’identificazione con un Pubblico Ufficiale in Comune, alle Poste o tramite web usando
    un documento d’identità valido;
  3. Attivare il kit, usando la procedura raccomandata dall’ente che ha rilasciato la firma;
  4. Utilizzare il software fornito dall’ente di cui sopra

N.B: Acquistando la firma alla CCIAA o accedendo ai canali di acquisto tramite SPID o CIE è possibile saltare il passaggio di identificazione, in quanto effettuato sul posto nel primo caso o garantita dalle credenziali nel secondo.

Firma digitale: come si usa?

Ogni provider di firma digitale fornirà il proprio kit di attivazione e il proprio software di firma insieme all’acquisto. Una volta attivata la firma e ottenuto il software – e se necessario installato sul proprio
dispositivo -, sarà sufficiente seguire la procedura, caricare al suo interno il documento da firmare e cliccare sul pulsante di completamento della firma. I formati tra cui scegliere sono solitamente PAdES (.pdf) e CAdES (.p7m). Nel caso dei bandi di agevolazione viene di norma richiesto il formato CAdES (.p7m), quindi consigliamo di firmare sempre in questa modalità, se non diversamente specificato.
Per controllare se il documento è stato firmato con successo o visualizzarlo è possibile usare anche in questo caso i programmi forniti dal provider o altri software (ad esempio Dike) o altri servizi online come Postecert e Infocert (questi permettono solo la verifica, non la visualizzazione).

Firma digitale istantanea

Ci sono poi servizi che offrono l’acquisto di firme digitali usa e getta, pensati per chi deve usare questo strumento solo in rare occasioni. Noi di ClickBando, per questo genere di servizio, ci sentiamo di consigliare Namirial.
Su questo sito dedicato di Namirial sarà possibile acquistare diversi pacchetti di firma in base alle necessità, a prezzi contenuti (ad ora la firma singola costa €4,99, il pacchetto da 5 firme €15,99). Basterà poi seguire le istruzioni per ottenere i file firmati digitalmente.
Nello specifico, i passaggi da seguire in questo caso, dopo l’acquisto, sono questi:

  1. Controllare la mail di conferma ordine e cliccare sul link ricevuto;
  2. Autenticarsi sul portale tramite SPID o CIE;
  3. Inserire le informazioni anagrafiche e di contatto;
  4. Caricare il documento da firmare;
  5. Scaricare il documento firmato, dal portale o dalla mail ricevuta

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